Dalla sorgente di Saturnia alle Cascate del Mulino: storia e curiosità

Lo spettacolo naturale offerto dalle Cascate del Mulino non sarebbe possibile senza l’acqua che le alimenta. Da dove viene l’acqua calda e mineralizzata che scorre da secoli? Qual è la storia di questo luogo incantato? Scopriamo la storia e l’origine delle Cascate insieme ad alcune curiosità sul luogo.

 

La storia

Millenni fa, all’interno di un cratere vulcanico, nacquero le acque di Saturnia che alimentano il torrente Gorello. Si sono formate grazie alle numerose sorgenti presenti in un’area che si estende dal Monte Amiata a Talamone e Roselle.

La leggenda considera Saturnia come la più antica città italica; la storia, invece, fa risalire la sua nascita all’epoca etrusca, quando già si godeva delle proprietà dell’acqua. Nel Medioevo anche le Terme subirono un periodo di oscurantismo, perché furono considerate diaboliche, nel Rinascimento i bagni romani vennero ristrutturati e, nel 1865, la famiglia Ciacci pose le basi per la costruzione di uno stabilimento termale, che fu realizzato solo nel 1919 grazie a Gaspero Ciacci, che costruì l’hotel Terme di Saturnia.

Dal Resort le acque scorrono liberamente nella campagna toscana formando il torrente Gorello che dà origine alle Cascate del Mulino, libere e accessibili 24 ore su 24.

 

Curiosità

Il mito racconta che Saturno, il dio dell’abbondanza, un giorno perde la pazienza a causa delle guerre tra gli uomini e, in preda all’ira, scaglia un fulmine nel cratere di un vulcano, dando origine a un fiume di acqua calda sulfurea che scorreva sulla terra, calmando gli uomini e inaugurando l’età dell’oro dedicata a Saturno, un tempo fertile, pacifico e felice.

Il cratere del vulcano dove si è scagliato il fulmine di Saturno si trovava nella selvaggia Maremma toscana, precisamente nella città di Saturnia, da cui prende il nome.

Originariamente, la città di Saturnia si chiamava Aurinia, dal nome della divinità etrusca a cui era legato il culto delle acque, ed era abitata dagli Etruschi, che già conoscevano e godevano delle proprietà dell’acqua.

I Romani, dal 280 a.C., la ribattezzarono Saturnia e furono i primi a creare edifici per il godimento terapeutico dell’acqua sorgiva. Costruirono anche la Via Clodia, che collegandosi con la Via Aurelia, facilitava il viaggio da Roma verso Saturnia.

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